INTERVISTA ALL’AUTRICE: “La nascita di un amore” di Virginia Ruggiero

  1. Cosa l’ha ispirata a scrivere “La nascita di un amore”? C’è un particolare aneddoto o esperienza personale alla base della storia?
  • In molti punti della storia è possibile trovare le mie esperienze personali.
  1. La contrapposizione tra Rosalie, la sognatrice, e Ross, l’individuo razionale, è centrale nel romanzo. Questi personaggi sono basati su persone reali o sono frutto della sua immaginazione?
  • Entrambi i personaggi sono basati su persone reali. Mi sono ispirata a me e il mio ragazzo. I loro nomi però hanno una storia un po’ diversa. Ho scelto il nome Rosalie perché mia nonna paterna, che ormai non c’è piu’, di cognome faceva Rosa. Mentre il nonno paterno del mio ragazzo, anche lui ormai non c’è piu’, si chiamava Rosario. Ho voluto dare omaggio a loro 2 in quanto per me e il mio fidanzato erano davvero speciali. Cosi , scritti su carta, saranno immortali.
  1. Come ha affrontato la sfida di rappresentare una storia d’amore in un mondo moderno, evitando i cliché spesso associati ai romanzi rosa?
  • Volevo cambiare un po’ le cose perché nella vita reale non sempre c’è un lieto fine, e non sempre le cose si risolvono così facilmente. Il mio intento è quello di dare al lettore la possibilità di immedesimarsi nel libro e trovarne anche conforto. Questo mi ha aiutato a scrivere.
  1. Il tema del conflitto tra aspirazioni personali e amore è un leitmotiv del romanzo. Pensa che le donne di oggi si trovino spesso a dover scegliere tra amore e carriera?
  • Questo dipende dalle persone che si hanno affianco. Nella realtà in cui vivo molto spesso ho notato che le donne si trovano davanti questo divario. Non sempre si riesce a trovare qualcuno comprensivo. Nella mia città difficilmente si riesce a far carriera, quindi molto spesso l’ambizione e il voler crescere ti porta a dover partire anche per lunghi periodi. Anche la società non aiuta, nonostante ci troviamo quasi nel 2024 sono molte le critiche verso le donne che scelgono la carriera o che comunque per la carriera stanno lontano da casa.
  1. Come ha costruito la chimica tra Rosalie e Ross? C’è stata una particolare strategia o ricerca alla base di questa dinamica?
  • Come dicevo prima, mi sono ispirata a me e alla mia storia ed è stata questa che mi ha aiutato.
  1. La casualità gioca un ruolo chiave nei primi incontri tra i protagonisti. Crede nel destino o nel fatto che certe persone siano destinate ad incontrarsi?
  • A me è capitato. Il mio ragazzo viveva in Germania quando era piccolo, e di solito in estate scendeva in città per far visita ai suoi parenti. Un’ anno i miei genitori affittarono un’attività commerciale accanto la casa dei suoi parenti e quell’estate l’ho conosciuto e giocavamo sempre insieme (mi presi anche una cotta) . Lui poi si è trasferito qui ma i miei genitori quell’attività la chiusero così non ci vedemmo per circa 8 anni. Quando compì 16 anni mio fratello mi propose di uscire con dei suoi nuovi amici e li rividi lui e come 8 anni prima me ne innamorai. Adesso dopo quasi 7 anni siamo ancora qui. Inoltre il mio nonno paterno chiamava tutte le persone sconosciute con il nome del mio ragazzo e quando gli ho fatti conoscere mi ha spiegato che chiamava tutti con quel nome perché gli piaceva moltissimo e che avrebbe voluto chiamare anche suo figlio così.

C’è una leggenda giapponese (di cui noi 2 abbiamo il tatuaggio) che si chiama Akai Ito ovvero filo rosso. Essa narra che , alla nascita, ognuno di noi abbia un filo legato al mignolo sinistro, l’altra estremità è collegata all’amore della sua vita. Il filo può anche presentare molti nodi ma alla fine i 2 sono destinati a incontrarsi e stare insieme.

  1. Quali autori o opere letterarie l’hanno influenzata mentre scriveva “La nascita di un amore”?
  • Nel periodo in cui ho scritto il romanzo stavo leggendo “Un tè con biscotti a Tokyo” quindi sicuramente quello è stato uno spunto.
  1. Il romanzo affronta la difficoltà di bilanciare sogni e realtà. Qual è il suo personale punto di vista su questo dilemma?
  • Io sono una grande sognatrice e credo molto nella legge dell’attrazione. Purtroppo però, sempre a causa della società, molti smettono di credere nei lori sogni perché magari non vedono risultati o magari perché è difficile la strada da percorrere, quindi si abbandonano alla realtà.
  1. Come ha percepito l’evoluzione dei personaggi mentre scriveva? Sono rimasti fedeli alla sua visione iniziale o hanno preso una direzione inaspettata?
  • Rosalie è rimasta molto fedele alla mia visione iniziale. Ross invece ha preso una direzione diversa. La mia idea iniziale era quella che ad oggi chiamano “bad boy”, invece si è rivelato completamente diverso.
  1. Infine, cosa spera che i lettori portino con sé dopo aver chiuso l’ultima pagina di “La nascita di un amore”?
  • Speranza sotto ogni punto di vista, e voglia di continuare a sognare e credere nei propri sogni. A volte le nostre ambizioni e i nostri sogni non sono supportati dalle persone che ci stanno accanto e quindi ci ritroviamo soli a combattere per raggiungerli. Bisogna avere molta forza, credere in noi stessi e sperare sempre.

Non bisogna mai rinunciare ai propri sogni per qualcuno perché le persone che davvero ci amano non ci tappano le ali,  anzi le costruiscono con noi.

L’ Autrice

Virginia Ruggiero nasce a Siracusa il 12 gennaio del 2001. Terminato gli studi,e preso il diploma, si trasferisce a Catania e si dedica inizialmente all’università, che abbandona, dopo 6 mesi, nel 2020 a causa della Pandemia. Alla fine del lockdown si iscrive ad un corso di scrittura dove scrive il suo primo  romanzo “La nascita di un amore”. Nel frattempo , oltre al lavoro, si dedica alla realizzazione del suo brand  di moda “Virgin Rose” in memoria della nonna paterna. Nel 2022 decide quindi di intraprendere un corso di taglio e cucito, nonostante nel 2019 avesse accantonato l’idea. Nel tempo libero si dedica al cosplay. Amante degli animali sostiene cause e fondazioni che si prendono cura di essi e della salvaguardia della natura.

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